Cronopios Famas e Speranze

Cronopios Famas e Speranze
09/2007

Nella definizione di Italo Calvino che li considerava la più felice e assoluta creazione di Julio Cortàzar “i cronopios e i famas sono due genìe di esseri che incarnano con movenze di balletto due opposte e complementari possibilità dell’essere” e in questo senso possiamo considerarle come categorie in varia misura assimilabili ad ognuno di noi che (fortunatamente?) non saremo mai totalmente Cronopios nè inesorabilmente Famas.
E le speranze? Le speranze no! Loro sono un pò stupide... filano giù per l’aria...

e non salutano MAI...

Le voci di Elisabetta Antonini,

Susanna Stivali,

Manuela Tassani,

Fabrizio Cardosa,

Alessandro Contini

cantano e raccontano frammenti di vita cronopiesca, tra Famas che con lunghissimi studi scentifici scoprono il microbo di virtù da dar da bere alla suocera e Cronopi che disegnano rondini sul guscio delle tartarughe per dare l’impressione della velocità;

tutti ballando CATELLON CATELLONI!

Nonsense si, ma che lasciano trasparire con leggerezza alcuni temi ricorrenti nella variegata produzione letteraria di Cortàzar: la disarmante fantasia dei racconti di mistero, i riferimenti alla sua Buenos Aires che lasciò durante il regime di Peròn per stabilirsi in europa e soprattutto, l’impegno sociale e politico di tutta la sua vita; come nell’episodio in cui il buffo cronopietto cantante promosso per caso direttore generale della radio nazionale, fa tradurre in rumeno così, per noia, tutti i programmi radiofonici in palinsesto, scatenando la repressione delle autorità.

Ma la presenza fondamentale dei musicisti in scena

Juliane Reiss Violino

Luca Rizzo Clarinetti e sax

Primiano Di Biase Fisarmonica

Sabino de Bari Chitarra

Guerino Rondolone Basso

Mauro Colavecchi Batteria & perc.

 

ci ricorda che questo è uno spettacolo-concerto; è l’occasione per ritrarre musicalmente con stili cangianti tutti questi SUPERINTERPARAESSERI, incorniciandoli proprio come fanno i Famas coi loro ricordi di vita nel tentativo di catalogare, custodire, conservare.

Commedia musicale